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«Penso a tutti i libri che non sono stati scritti, alla grande storia della letteratura invisibile, rimasta ferma e muta in una morsa di stomaco, in uno struggimento che di colpo si fa paura, e poi solitudine, e poi corpi da abbracciare senza dire nemmeno niente». Un diario intimo, tanto più personale quanto condiviso e universale. Un memoriale nel quale lo scrittore lucano mette a nudo, senza veli, i suoi drammi e le sue gioie. Frammenti di una vita vissuta ad alta intensità emotiva che si ricompongono in un bilancio umano in cui la letteratura spinge il dito nella piaga dell'esistenza e diviene rivelazione del mondo.